L’alimentazione del gatto domestico, segui i nostri consigli.
Il gatto ormai è diventato un animale domestico, seppure non ha perso il suo istinto selvaggio.
Come ormai è noto ha faticato e fatica tutt’ora ad adattarsi alla vita di casa con l’uomo.
Questo però non cambia nulla a riguardo del suo apparato digerente, che rimane quello di un carnivoro stretto e che va quindi alimentato in maniera corretta.
Alimentazione corretta del gatto
Partendo dal fatto che siamo di fronte ad un carnivoro stretto, che possiede dentro di se ancora il bisogno di cacciare, come in natura.
Il gatto ha una limitata capacità di regolare il metabolismo degli amminoacidi (la base, i mattoncini che formano le proteine
), e di conseguenza ne ha bisogno in grande quantità per mantenersi.
La sua alimentazione deve assolutamente una percentuale di carne alta.
Ci sono alcune sostanze, come la niacina, la vitamina A e la taurina che rientrano nelle sostante che devono essere assunte necessariamente se si somministra una tipologia di cibo che ne è sprovvista.
Uno studio ha testimoniato come i gatti preferiscano un alimentazione che ricorda quella reperibile in natura, composta quindi da proteine animali.
Un dieta in grado di fornirgli tutti i macro nutrienti di cui ha bisogno, proteine, grassi e carboidrati.

Alimentazione del gatto in natura
Il gatto in natura caccia topolini, uccellini, insetti (vedi l’articolo relativo all’alimentazione a base di insetti per gatti), lucertole, e si nutre di questi.
Non assume carboidrati, se non quelli che trova nelle interiora degli animali che cattura.
Perlopiù mangia carne magra e organi con molta acqua alimentare.
Il suo apparato digerente, è composto di uno stomaco piccolo e poco elastico, ecco perché è solito ingerire piccoli pasti e di conseguenza poche calorie alla volta.
Riesce a fare dai 12 ai 20 pasti al giorno.
La sua evoluzione si è svolta in zone aride e semi aride, cosa che gli ha permesso di sviluppare la capacità di concentrare le urine per trattenere i liquidi in situazioni di scarsità.
L’acqua ricopre un ruolo fondamentale nell’ alimentazione del gatto, anche se non possiede l’istinto della sete.
Se vuoi approfondire l’argomento leggi questo articolo: Quanto beve il gatto? L’importanza dell’ acqua.
Alimentazione del gatto domestico: dieta casalinga
Quindi come avere un’ alimentazione del gatto domestico ideale?
Alcuni studi hanno dimostrato come il gatto prediliga un cibo la cui temperatura si aggira intorno ai 37 gradi, che non risulti appiccicoso, non troppo grasso e con un alta percentuale di acqua, un po’ come le prede in natura.
Il sapore che preferisce è quello delle proteine del muscolo.
La dieta naturale per gatti
Rifacendoci quindi alle origini biologiche del gatto, una buona dieta deve essere costruita su una base proteica animale.
Si possono utilizzare degli integratori, a patto che siano di origine naturale e in bassa quantità!
Le carni che si possono utilizzare per la dieta sono diverse, ad esempio, il tacchino, il manzo, agnello, pollo e in generale i volatili ecc.
Sono apprezzati anche diversi tipi di pesce come il merluzzo, il nasello, l’alice ecc..
Il gatto spesso è intollerante al lattosio, in caso sia attestato che il proprio non lo sia possono essere somministrati come fonte integrativa di calcio.
Le verdure non offrono apporti nutrizionali nella dieta del gatto, spesso possono essere ingeriti per facilitare i movimenti intestinali.

Come passare a una dieta casalinga?
Il gatto è un animale abitudinario, con lui fare le cose in maniera netta spesso non funziona.
Se la tua intenzione è quella di passare da una dieta commerciale ad una casalinga o viceversa hai sicuramente bisogno di fare le cose gradualmente.
A parte questo ci sono delle cose che puoi fare per agevolare il cambio.
Per esempio dovresti togliere il cibo vecchio ed inserire quello nuovo ad intervalli regolari, sempre in maniera graduale.
Spesso funziona molto bene anche mischiare le pietanze per cominciare a farlo abituare.
C’è da dire anche che il gatto non dovrebbe avere problemi a gradire un cibo composto di proteine naturali per via della sua natura carnivora.
Il discorso vale decisamente di più nel caso si voglia passare ad un alimentazione secca.
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